Savin voleva dimostrare che i naufraghi possono resistere mesi in oceano e salvarsi trasportati dalle correnti e dai venti andando da est a ovest e per questo quando è partito lo scorso 26 dicembre da El Hierro, alle Canarie, con pochissimi viveri insufficienti a nutrirlo per tutto il tempo necessario ad attraversare l’Atlantico spinto dalla corrente e dai venti.
Savin, per i 120 giorni di durata della sua avventura, si è alimentato prevalentemente di pesci e di plancton pescati stando accovacciato sopra il boccaporto del suo barile.
L’uomo non è nuovo a imprese del genere, ha già traversato l’Atlantico con vari mezzi per tre volte, questa era la sua quarta traversata.
Jean Jacques Savin è un ex paracadutista, ex pilota e appassionato di sport estremi. Nel 2015 l’uomo, all’età di 68 anni ha scalato il Monte Bianco e nel 2017 ha attraversato a nuoto la grande baia di Arcachon, una specie di grande lago con un’apertura sul mare.
Dalle sue prime dichiarazioni all’arrivo non sembra che Jean Jacques abbia nessuna intenzione di smettere con le sue avventure estreme.
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