Nella lista degli incidenti in mare lungo le coste italiane, lista non ancora definitiva e ufficiale, si nota come il primo posto di pericolosità lo detengano, le spiagge e i bagnanti che si avventurano in mare nonostante sventoli la fatidica bandiera rossa. Sono loro i più colpiti e il numero delle vittime tra questi sale di anno in anno.
Al secondo posto ci sono gli incidenti provocati da coloro che conducono barche a motore, moto d’acqua e gommoni.
Sub tranciati dalle eliche, collisioni con barche a vela, atterraggi su spiagge colme di bagnanti, l’elenco degli incidenti che vedono come protagoniste barche a motore sono molti, anche se siamo sempre nell’ordine delle decine. Da questa classifica dei luoghi e mezzi considerati più pericolosi in mare, le barche a vela escono vincitrici conquistando l’ultimo posto.
Sono in fatti le barche a vela i mezzi più sicuri per andare in mare e i velisti coloro che si dimostrano più preparati, più prudenti e più “marinai”.
Pochissimi, si parla di poche unità, gli incidenti che possono essere ricondotti direttamente all’uso della barca a vela.
In particolare in questo 2017 sembra che la distanza tra i velisti e le altre voci della classifica sia destinata ad aumentare ancora di più.
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