Jeanne ha navigato a bordo del suo Nereida, un Najad 380 (38 piedi) costruito nel 2008, pochi anni prima che il cantiere fallisse.
Il viaggio di Jeanne, che si è concluso venerdì pomeriggio 6 settembre (sabato 7 in Italia) a Victoria nella Columbia Britannica sull'isola di Vancouver al largo della costa del occidentale del Canada, è stato un viaggio carico di avventure e di momenti estremi dove la stessa sopravvivenza di Jeanne è stata messa in discussione come quando al largo della Nuova Zelanda durante una forte burrasca il Nereida si è capovolto.
Quando la barca è tornata in posizione e Socrates è riuscita a riprendere il controllo della situazione, in un mare che avrebbe sconfitto anche molti dei migliori navigatori, questa signora di 77 anni dall’aspetto fragile, con mente lucida ha fatto un elenco dei danni subiti e ha deciso in quale baia della Nuova Zelanda andarsi a riparare per le riparazioni.
Alla fine, dopo aver consultato il World Sailing Speed Record Council, ha deciso di ormeggiare a una boa all’interno di un porto, ma senza mai toccare terra e senza che nessuno sia mai salito a bordo. In queste condizioni il Concil ha mantenuto valido il record del giro del mondo senza scalo e assistenza.
Questo non è il primo giro del mondo di Socrates, la quale ne ha fatti già due, entrambi in solitario.
Quando un giornalista al suo arrivo gli ha chiesto quali problemi abbia dovuto affrontare, Socrates ha risposto che lei sono state frutto di preoccupazione alcune attrezzature di bordo che si reggono in piedi per miracolo così come il fatto che nelle ultime settimane è dimagrita molto e questo ora comporterà una dieta in grado di rimetterla in forze.
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