Matthews è un appassionato di regate di lungo corso, già armatore di vari yacht sportivi, oltre che appassionato di barche blue water come gli Oyster. Per questo motivo a fine 2019 ha contattato Shaun Carkeek che aveva già progettato il rivoluzionario Fast 40 per l’imprenditore e mecenate svedese Niklas Mårten Zennström.
La richiesta di Matthews era precisa: una barca di 52 piedi, la stessa misura dei Tp 52, che si prestasse a regatare in offshore principalmente con i regolamenti IRC, ma anche con quelli ORC.
Un progetto stimolante per Carkeek che, non avendo i limiti di dimensioni imposti dalla classe Tp 52, ha potuto realizzare una barca su quello stile ma molto più potente. Rispetto a un Tp 52 la barca è leggermente più larga e presenta un leggero spigolo a poppa.
A cambiare completamente sono i volumi di prua, con volumi scavati per raggiungere la massima aerodinamica.
La barca che nascerà si chiamerà Oystercatcher, un nome che richiama l’iconico cantiere Oyster, anche se il costruttore, trattandosi di una barca in carbonio, sarà un cantiere specializzato, l’ex Green Marine, adesso conosciuto come Fibre Mechanics, con sede a Lymington. Lo stesso cantiere che ha costruito l’Imoca 60 Charal di Jérémie Beyou.
Matthews è stato profondamente coinvolto nell’ideazione del concetto della barca e ha portato la sua esperienza in tanti aspetti.
Lo scafo che uscirà fuori dallo stampo sarà il suo 35° yacht da corsa e i costruttori sperano che sia la prima di una breve serie di barche semi-custom.
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