Tornano le alte temperature sulla penisola italiana e puntuale scatta l’allarme climatico per il nostro mare. A finire subito sotto la lente d’ingrandimento dei biologi marini è l’andamento delle temperature del Mar Ligure, che ha fatto registrare una preoccupante escalation nelle ultime settimane.
I numeri li stanno monitorando i biologi della Fondazione Acquario di Genova, che il 9 maggio avevano registrato una temperatura di 16,6 gradi, in linea con le aspettative stagionali.
Poi la situazione è precipitata, complice un brusco innalzamento delle temperature generali causate da una persistente alta pressione.
Il 18 maggio la temperatura del mare era già a 21,6 gradi, con una brusca impennata di 5 gradi in appena 9 giorni. Ieri infine il picco massimo, 23,3 gradi, una temperatura che dovrebbe essere registrata a fine luglio o inizio agosto, tra due mesi circa.
Questa situazione ovviamente sta già generando delle conseguenze, i biologici per esempio hanno registrato già una misura media delle acciughe che normalmente si raggiunge quasi a fine estate, e anche una straordinaria presenza di gambero rosa, che normalmente in questa stagione non è ancora così abbondante.
Questi scompensi alterano gli equilibri dell’ecosistema marino, e non hanno alcun effetto positivo.
Poi ci sono i fenomeni legati al mare caldo che interessano noi diportisti. Attenzione per esempio agli improvvisi temporali, soprattutto nelle ore del tardo pomeriggio e in una regione come una Liguria che ha le montagne alle spalle, le quali generano bruschi fenomeni di evaporazione con le alte temperature di acqua e aria.
Quello dei fenomeni meteo estremi dovuti all’acqua calda è un problema che interessa ormai tutta l’Italia. Prima avveniva solo nella seconda parte del mese di agosto, quando la temperatura dell’acqua raggiungeva mediamente il suo picco più alto, adesso già a fine maggio potrebbero essere un problema concreto.
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