Pedote ha tagliato la linea di arrivo a largo del porto caraibico alle 20h 41m 30s (l'una e 41 in Italia)completando il percorso di questa edizione ad una media di 8,29 nodiin 18 giorni, 15 ore e 56 minuti e 30 secondi, durante i quali è stato in testa per un totale di 14 giorni.
Dopo aver rotto il bompresso e averlo riparato in un tempo record di 3 ore, Giancarlo ha perso la leadership a favore di Benoit Marie a 250 miglia dall'arrivo.
Il 14 novembre Pedote ha stabilito il record di percorrenza nelle 24 ore: 273,89 miglia percorse.
Di seguito il racconto di Giancarlo raccolto da Francesca Pradelli:
F.P.- Qual è stato il momento decisivo della corsa, cos’è successo l’ultima notte?
G.P. - Ce ne sono stati molti di momenti decisivi. L’ultima notte è successo che ho rotto il bompresso e ho dovuto ripararlo con i mezzi di bordo. Ci ho messo tre ore, ero assolutamente tranquillo di quello che stavo facendo, conosco la barca a memoria, l’ho smontata e rimontata vite per vite due volte.
F.P. -.Ci dai un sunto di quello che è stata la tua Minitransat
G.P. - Ho avuto molti problemi, già a partire da Sada: un’onda mi ha preso, la barca ha immerso la prua nell’acqua, io ho urtato molto violentemente la coscia contro un winch, il timone si è completamente staccato e ho passato le 2 ore successive con le mani in acqua. Poi a 5 miglia da puerto Calero mi sono accorto che avevo una crepa nello scafo, quindi mi sono detto “o mi fermo o faccio resina” e ho deciso di fare resina, che ha tenuto, ma ho finito tutta la resina che avevo in barca. A 300 miglia dall’arrivo ho rotto il bompresso, è li che ho perso molto. Avevo un sacchetto con la silice per fare la resina, che si è bucato e la polvere ha invaso tutto l’interno e mi sono intossicato. Alla fine non avevo più guanti, ho fatto la resina con le mani. Quindi ho avuto molte rotture, ma sono riuscito a riparare tutto.
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Arrivée de Benoît Marie - 1er Décembre 2013 di minitransat
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