martedì 18 febbraio 2025
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Regna l’incertezza sul numero di vittime della Norman Atlantic

Non si riesce a fare chiarezza su quante persone erano a bordo della nave

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Brindisi – Regna ancora l’incertezza su quante persone fossero effettivamente a bordo della Norman Atlantic, questa mattina s’ipotizza che manchino all’appello 179 persone, ma ancora non è chiaro quanti siano i sopravvissuti a bordo dei mercantili che hanno portato soccorso alla nave e che per il maltempo non riescono a rientrare in porto.

Ufficializzata oggi la morte dei due marinai albanesi che nelle operazioni di aggancio della Norman Atlantic sono stati colpiti da un cavo che si è spezzato.

I fattori che non permettono di chiarire il numero di persone presenti sulla nave sono:
a) la discrasia tra le liste d’imbarco in mano alle autorità italiane e a quelle greche
b) le persone salite all’ultimo momento in overbooking
c) i clandestini sicuramente presenti a bordo e di cui si ha notizia di due afgani che si trovano in mezzo ai sopravvissuti salvati dalla Marina Militare italiana
d) la difficoltà a capire se ci sono altri sopravvissuti su altre unità che hanno partecipato ai soccorsi.

Ieri sera la nave San Giorgio prima di rimettersi in navigazione verso Brindisi dove è giunta in serata ha recuperato un altro corpo il che fa salire a 11 le vittime accertate.

Le vittime italiane che ieri erano state date per 4, sembrano essere 3, tutti camionisti napoletani che dovevano portare il loro carico di pesce in Italia per la festa di San Silvestro.

La magistratura italiana ha fatto sapere che qualsiasi tentativo di dirottare il relitto verso porti non italiani sarebbe un reato. Dichiarazione giunta quando la Marina Militare ha segnalato la presenza di rimorchiatori albanesi incaricati dall’armatore di rimorchiare il relitto in Albania che rappresenta l’approdo più vicino al luogo dell’incidente.

Interrogato per cinque ore nella notte dai magistrati della procura di Bari e dagli ufficiali della Capitaneria di Porto il comandante della nave Argilio Giacomazzi che al momento è indagato per naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. L’avviso di garanzia al comandante, hanno specificato dalla procura, è un atto dovuto per poter effettuare le indagini del caso.

Sembra invece infondata la notizia circolata il 28 dicembre per la quale tra le vittime ci sarebbe un operatore elicotterista morto durante le operazioni di salvataggio.

In tutto il basso Adriatico continua la burrasca che imperversa da 4 giorni e che rende estremamente difficile ogni operazione.

Continuano ad arrivare riconoscimenti per il lavoro svolto dal comandante che è riuscito a gestire la situazione e contenere al massimo il numero delle vittime. E’ riconosciuto che senza un intervento coordinato del personale di bordo guidato dagli ordini del comandante l’epilogo dell’indicente della Norma Atlantic sarebbe potuto essere ben più grave.

L’operazione di soccorso della Norman Atlantic è stata una delle più grandi mai realizzate in Mediterraneo. Di seguito l’elenco dei mezzi impiegati nell’operazione.

12 Elicotteri della Marina Militare
7 Elicotteri dell’aeronautica Militare
2 Elicotteri della Guardia Costiera
3 Aerei
3 Motovedette d’alto mare delle Guardia Costiera
1 Nave San Giorgio – porta elicotteri
5 Rimorchiatori
1 Cacciatorpediniere della Marina Militare
9 Navi mercantili
Oltre ad altre motovedette greche e albanesi

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