La Delli e i suoi sostenitori vogliono abolire l’ora legale perché la ritengono dannosa per la salute e inutile da un punto di vista commerciale.
Il movimento abolizionista è forte soprattutto tra le nazioni del nord Europa e dell’Europa dell’est, mentre le nazioni del sud Europa come Italia, Spagna e Grecia, sono per il mantenimento dell’ora legale che favorisce il turismo.
Quello della Delli non è il primo attacco portato all’ora legale, il primo fu mosso nel 2015 ma l’iniziativa fu bloccata da Jean-Claude Juncker.
All’ora legale aderiscono 70 nazioni nel mondo e la sua abolizione implicherebbe non pochi problemi.
Gli egoismi nazionali sono evidenziati dalla posizione della Finlandia, la nazione più anti ora legale dell’EU. Questa è tra le poche che non ha nulla da guadagnare dall’ora legale perché in Finlandia, d’estate, in ogni caso le ore notturne sono pochissime.
Nel caso in cui la risoluzione dovesse passare, l’ultima parola sarà comunque quella della Commissione Europea.
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