La Corazzata Roma era il gioiello della Marina Militare Italiana, considerata una delle migliori unità da guerra del mondo. Era lunga 240 metri e larga 32 ed era in grado di viaggiare a 30 nodi. L’equipaggio era composto da 1.920 persone.
Fu completata nel 1942, ma non fece mai in tempo a entrare in combattimento, il 9 settembre del 1943 fu sorpresa da un attacco tedesco nel golfo dell’Asinara e qui affondata. L’affondamento causò 1.352 vittime, 622 persone che erano a bordo riuscirono a salvarsi.
Erano oltre 60 anni che i ricercatori davano la caccia allo scafo della Corazzata Roma, ma nessuno mai era riuscito a individuarlo.
A riuscirci è stato l’ingegnare Guido Gay, titolare della Gaymarine s.r.l., società specializzata nelle ispezioni subacquee. La società con il suo catamarano attrezzato con strumentazione ideata dallo stesso ingegnere, è riuscita a tracciare una mappa precisa del fondale e a individuare il relitto e quindi a fotografarlo.
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