La scoperta è stata fatta durante degli studi sul sistema dei ricettori usati dagli squali per muoversi nell’ambiente. Lo studio cambierà il modo di pensare agli strumenti anti-squalo. Sino a oggi, questi strumenti, si basavano su onde elettromagnetiche, onde che effettivamente tengono lontani gli squali, ma non in tutte le circostanze.
In Australia il problema squali è molto sentito, nel 2012 ci sono state 5 vittime dirette da attacchi di squali bianchi e il governo ha stanziato 5,4 milioni di euro per una grande caccia a questi predatori.
Gli studi della University of Western Australia hanno accertato che lo squalo bianco, uno dei più temuti in Australia, più che utilizzare le onde elettromagnetiche, utilizza la vista per orientarsi in mare. Tale scoperta permetterà ad altri gruppi di studio di mettere a punto sistemi anti-squalo basati sulla vista.
Si è accertato che uno squalo bianco può identificare un serpente marino velenoso a molte decine di metri di distanza, quindi si potrebbero replicare sulle tavole da surf o costumi i colori del serpente che dovrebbero evitare l’avvicinamento dello squalo.
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