A preoccupare gli skipper azzurri sono però le condizioni di Telecom Italia, che oltre ad aver perso lo strallo di prua ha riportato una crepa nella paratia davanti all’albero. Probabile che l’equipaggio italiano decida di fare una sosta tecnica a St. Barth per risolvere i vari problemi, anche se non è da escludere l’ipotesi ritiro.
“Mancano ancora tre giorni all’arrivo a St. Barth – ha detto Giovanni Soldini – e nel frattempo decideremo il da farsi. Anche perchè oltre al problema dello strallo si è formata una brutta crepa davanti all’albero. Le possibilità sono molte. Possiamo tentare una riparazione dello strallo da bordo, ma solo se incontriamo una zona di piatta. Se le condizioni non lo consentono è impensabile salire in testa d’albero mollando le sartie. Io e Pietro stiamo prendendo in considerazione l’ipotesi di un rapido pit-stop, ma anche di un eventuale ritiro dalla regata. Fino all’ultimo, comunque, venderemo cara la pelle”.
A St. Barth potrebbero fermarsi per motivi tecnici anche i primi della flotta. Tra questi, il capolista Tanguy Delamotte, così come Bruno Jourden, terzo a cinque miglia da Soldini, e Damien Seguin, quarto a una decina di miglia dalla barca azzurra. L’altro italiano in gara, Davide Consorte su Adriatech, insegue in tredicesima posizione a ottocento miglia dal battistrada.
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