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mercoledì 11 settembre 2024
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Sarà dura, difficile e pericolosa

La settima tappa Newport-Lisbona potrebbe essere dura e pericolosa

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Newport - I velisti raramente danno voce ai loro timori, ma lunedì 18 ricorre il nono anniversario della tragica scomparsa in mare del giovane velista olandese Hans Horrevoets durante l'edizione 2005/06 proprio nel corso della tappa transatlantica. La frazione di 2.800 miglia da Newport a Lisbona è molto più corta delle precedenti e tuttavia tutti gli skipper hanno sottolineato la pericolosità dell'Atlantico del nord.

L'olandese Bouwe Bekking, skipper di Team Brunel, ha riassunto i pericoli della tappa nel corso di una affollata conferenza stampa a Newport. “Se si guarda alla storia di questa tappa, sono caduti molti alberi, una barca è affondata, degli uomini hanno perso la vita e poi siamo sulla via del ritorno in Europa, quindi tutti spingeranno al massimo.”

I sei skipper e i loro equipaggi si troveranno per il prossimo appuntamento, la Team Vestas Wind In-Port Race Newport sabato alle 14 locali, le 20 in Italia. La speciale classifica delle In-port Series vede in testa Team Brunel con un punto di vantaggio su Abu Dhabi Ocean Racing e quattro sul terzo, Team SCA.



La Leg 7 vista dal meteorologo Gonzalo Infante
Rotta: da Newport a Lisbona
Lunghezza: 2.800 miglia teoriche
Partenza: domenica 17 maggio ore 14 locali, 20 ora italiana

La stagione primaverile è considerata come la più adatta per la traversata dell'Atlantico poiché l'inverno, soprattutto a nord, può essere piuttosto violento in termini meteo. Sebbene in primavera la traversata sia più fattibile, la flotta troverà davanti a sé diversi possibili ostacoli.

Il sistema depressionario dell'Atlantico occidentale è il primo. Nel periodo primaverile nella East Coast si sviluppano spesso delle basse pressioni che rimangono stazionarie, prima di prendere una rotta nord-est verso nord. Se ciò dovesse accadere, la flotta potrebbe incontrare forti venti freddi da nord-est e navigare velocemente al lasco verso il centro della depressione.

Un altro fattore, sebbene non altrettanto rilevante quanto i sistemi depressionari, ma che certamente i team dovranno tenere d'occhio è la presenza della Corrente del Golfo.

La costa occidentale della Groenlandia, è l'area dove si sviluppa la maggior parte degli iceberg che si spostano verso sud, trasportati dalla corrente del Labrador verso la zona dei Grand Bank. A questo punto il loro viaggio viene ostacolato dalla Corrente del Golfo ma potrebbero sempre prendere una rotta est nell'Atlantico settentrionale. Grazie alle informazioni accurate fornite dalla International Ice Patrol, gli organizzatori della regata definiranno la zona di esclusione dai ghiacci (Ice Exclusion area).

Una volta passata la longitudine dell'Ice Limit, la flotta potrebbe incontrare un altro ostacolo verso Lisbona, ossia l'Anticiclone delle Azzorre.

Poi sarà il momento di decidere quando puntare la prua verso il Portogallo, andando a cogliere il flusso degli Alisei portoghesi.

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