Per il sindacato di Larry Ellison, due sono le possibilità per arrivare al raggiungimento di un accordo. Disputare una Coppa con le regole della precedente edizione ma con i vertici di AC Management (ente organizzatore) nominati con il consenso di tutti i challenger; oppure permettere agli sfidanti di organizzare e gestire in maniera indipendente una Challenger Selection Series (con la partecipazione di Louis Vuitton come sponsor) in una sede scelta da Alinghi, che preceda la sfida finale di America’s Cup.
Proposte abbastanza inequivocabili, quindi, che ridurrebbero nettamente il potere di Alinghi. Difficile pensare che un imprenditore come Bertarelli, che negli ultimi mesi ha anche proposto di modificare il Deed of Gift, possa sottostare a queste condizioni. Domani, ad ogni modo, entrambe le parti si siederanno allo stesso tavolo.
Da un lato, in rappresentanza di Bmw Oracle, Melinda Erkelens, Richard Slater e Manolo Ruiz de Elvira, dall’altro, a fare gli onori di casa, Brad Butterworth e Lucien Masmejan. Per discutere su come organizzare un evento multi-challenger. Anche se la sensazione è che le menti siano già rivolte al duello sui trimarani.
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