martedì 11 febbraio 2025
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Team Vestas Wind: è ufficiale, naufragio per errore umano

Durante la conference call di ieri il navigatore Wouter Verbraak ammette di essersi confuso

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Abu Dhabi – Dopo giorni in cui si sono potute fare solo congetture, ieri mattina alle 8,30 ora italiana si è tenuta una conference call alla quale hanno partecipato giornalisti da tutto il mondo in cui è stato spiegato cosa è accaduto quel giorno su Team Vestas Wind prima del naufragio.

Ad aver provocato il naufragio di Team Vestas Wind su un Reff a 400 miglia dall’isola di Maurtius è stato un errore fatto dal navigatore Wouter Verbraak il quale ha studiato le carte con una risoluzione di zoom troppo bassa portando la carta elettronica a una scala troppo alta. In questo modo i reef non apparivano sullo schermo. Per vederli, Verbraak, avrebbe dovuto zoomare e alzare la risoluzione.

In ogni caso anche così, il naufragio rimane un incidente stupefacente. Il Navigatore aveva a disposizione diversi strumenti per capire che si stava avvicinando a qualcosa di pericoloso. A cominciare dal radar che non avrebbe potuto non vedere il casotto della Guardia Costiera che era su di una piccola isola a circa un chilometro da dove c’è stato l’incidente. Il casotto da dove la mattina è partito il gommone che è andato a prelevare l’equipaggio di Team Vestas.

Ma anche l’ecoscandaglio poteva essere un mezzo utile per capire che qualcosa non stava funzionando. Come suggerito dal presidente della Navionics qualche girono fa in un’intervista nella quale si è parlato, proprio a proposito di Team Vestas Wind, dell’attendibilità delle carte, se l’allarme dell’eco fosse stato fissato su 15/20 metri di profondità, visto che il reef difficilmente sale improvvisamente, avrebbe dato all’equipaggio quegli attimi necessari a cambiare rotta e salvare la barca.

Durante la conference call lo skipper di Team Vestas Wind, Chris Nicholson, ha detto che stanno valutando molto seriamente la possibilità di rientrare in gara.

Come ha detto Knut Frostad, CEO della Volvo Ocean Race, non è pensabile riparare la barca che ha naufragato visti i danni che ha subito. L’unica possibilità è costruire velocemente un altro scafo e armarlo.

Nicholson, ha detto che gli sponsor del team sono d’accordo e sono pronti a sopportare le spese, ora bisognerà vedere se c’è il tempo necessario a portare avanti l’operazione.

Frostad ha dato tutto l’appoggio della Volvo Ocean Race e ha detto che faranno di tutto per rendere più semplice un rientro in regata del Team Vestas Wind.

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