La trattativa riguarderebbe anche la pianificazione di due Act preliminari, da disputare nei mesi antecedenti l’evento.
Sulla riuscita dell’accordo, sempre stando a quanto raccontato dal giornale iberico, c’è ancora più di una grana da risolvere. Prima tra queste, i rapporti non ottimali tra il ministro della Pubblica Amministrazione, Elena Salgado, e il sindaco di Valencia, Rita Barberà, che ancora non hanno trovato una data per incontrarsi e discutere, al fine di prendere una decisione definitiva sulla questione. In secondo luogo, la causa legale che ruota ancora intorno all’evento, la cui sentenza, se fosse in favore di Oracle, vedrebbe una Coppa ridotta a soli due team e quindi con molto meno appeal rispetto a un evento multi-challenger.
Le intenzioni di Alinghi e Valencia sembrano comunque quelle di giungere a una felice conclusione della trattativa. Per questo motivo, il quotidiano Las Provincias ha ipotizzato anche altre soluzioni di pagamento, come quella di venti milioni di euro per organizzare i due Act preliminari e una cifra successiva da definire per ospitare la Coppa.
L’offerta di sessantacinque milioni di euro sarebbe comunque inferiore di circa il quaranta per cento, rispetto ai centocinque milioni di euro che Valencia aveva offerto ad Alinghi per la trentaduesima edizione.
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