Non ha mai smesso di farlo, tuttavia, lo shore team di +39, ieri inaspettatamente primo fino all’ultimo lato di bolina, che dopo aver disalberato la barca, ha lavorato sull'antenna per tutta la notte, come racconta il suo traveller Gabriele Bruni: “E’ stata una nottata di duro lavoro. Abbiamo smontato il nuovo albero, che non ci avrebbe permesso di regatare con vento superiore ai 13 nodi e abbiamo sistemato dei problemi emersi alle sartie diagonali, che in alcuni casi abbiamo dovuto tagliare e filettare”.
In altre parole, alle 10:30 di questa mattina, il gioiello tecnologico della Marstrom Composites, non era ancora stato rimontato sulla barca.
Tra i protagonisti della prima regata c’è stato anche Mascalzone Latino, giunto al terzo posto, che per voce del suo armatore Vincenzo Onorato, ha dedicato questo piazzamento a una persona speciale: “Il nostro terzo posto è per il nostro amico Paolo Venanzangeli”. Onorato ha speso anche qualche parola sulla prima sfida in mare: “E’ stata una giornata difficile, con continui salti di vento. Il nostro risultato è più che onorevole”.
Tra gli altri team in gara, ha destato sorpresa l’assenza di Dean Barker dalla ruota di New Zealand Emirates. Lo skipper neozelandese, che del consorzio kiwi è anche team manager, ha infatti preferito seguire la regata da un gommone, lasciando il timone dell’imbarcazione al giovane talento Ben Ainslie, vincitore di due ori e un argento olimpico.
Non saranno ancora regate valevoli per la vecchia brocca, ma se queste sono le premesse, ci sarà da divertirsi.
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