Attenzione però, non c’è stata alcuna comunicazione ufficiale da parte del team svizzero guidato da Ernesto Bertarelli, ma la notizia viene riportata da alcuni media neozelandesi, e in particolare dal ben informato New Zealand Herald che ha dato la notizia in esclusiva.
Il gettone da pagare era di 1.47 milioni di dollari per entrare nel gioco e pare sia stato versato dal sindacato svizzero.
In attesa di una conferma ufficiale, che dovrebbe essere quasi scontata, ritorna in Coppa America il team che ne ha segnato profondamente la storia moderna.
Nel 2003 il sindacato di Bertarelli “acquistò” buona parte dell’equipaggio neozelandese vincitore nel 2000, incluso Russel Coutts, per andare a prendersi la Coppa ad Auckland nel 2003, e difenderla ancora contro i neozelandesi nel 2007 a Valencia.
Inutile dire che per Team New Zealand Alinghi rappresenti la bestia nera della propria storia velica. Anche per questo motivo negli ultimi mesi i kiwi hanno sofferto la pressione delle voci che si rincorrevano e delle manovre degli altri sfidanti, correndo ai ripari con la regola sulla nazionalità degli equipaggi per scongiurare una nuova “fuga” di talenti verso il ricco team elvetico o altri potenziali acquirenti.
Alinghi fra l’altro ha un conto aperto con la Coppa, dato che dopo la vittoria del 2007 se la vide “scippare” nella sfida 1vs1, trimarano contro cata, da Larry Allison con Oracle.
Quello fu l’ultimo capitolo di Alinghi nella storia dell’America’s Cup. Fino ad ora il team ha fatto segnare tre partecipazioni, due finite con la vittoria della Brocca, più la sconfitta contro Oracle. La statistica nel 2024, anno in cui si svolgerà la 37ma edizione, pare proprio che verrà aggiornata.
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