Il nuovo marina, il quale è completo nelle sue opere a mare e sta vedendo in questi giorni l’inizio dei lavori per le opere a terra, è collegato al vecchio e affascinante porto della città delimitato dalle altre mura delle medina, da un passaggio acqueo. Questo sarà meta di molti italiani vista la vicinanza con le coste della Sardegna e della Sicilia.
Oltre alle indubbie bellezze paesaggistiche e naturalistiche che offre il Marina di Biserta, questo ha il grande vantaggio di essere in una zona franca all’interno della quale non si pagano tasse e iva. Il vantaggio fiscale della zona franca consente un forte contenimento dei prezzi dei posti barca che sono venduti senza IVA.
Il porto franco rende Biserta molto interessante anche per le flotte di charter che, tra poco, dopo che il Governo nelle prossime settimane, con un’apposita norma, avrà modificato la legge che regola la zona franca, potranno operare in esenzione d’IVA.
A intuire le potenzialità di questo posto, è stato tra i primi, il cantiere francese Fountaine Pajot che ha acquistato un centinaio di posti barca da destinare a una nuova flotta charter composta di soli catamarani.
Zona franca significa anche che, se s’immatricola un’imbarcazione qui, questa non è soggetta a IVA. Naturalmente poi, non si potrà rientrare in Italia con la barca, ma, in alternativa, si potrà visitare l’intera costa Mediterranea.
Nel prossimo numero di SVN, on-line tra qualche settimana, sarà presente un lungo servizio sul porto di Biserta, le sue prospettive e i suoi vantaggi.
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