Una soluzione voluta dall’allora Ministro Corrado Passera sotto insistenza dell’UCINA. Soluzione che doveva essere transitoria e invece, come spesso accade nel nostro paese, è divenuta permanente con rinnovo annuale.
In ogni caso una soluzione che ha funzionato, visto che i controlli in mare che negli anni della crisi erano divenuti frequentissimi, sono calati del 48%. Ancora molti e fastidiosi, ma che possano calare ulteriormente sarà difficile, sino almeno, alla realizzazione del leggendario registro della nautica da diporto, quel registro telematico che dovrebbe permettere alla Guardia di Finanza di avere sotto controllo la situazione di chi possiede una barca per via telematica. Oggi le barche sono ancora registrate su registri cartacei dispersi tra centinaia di uffici della Capitaneria di Porto.
Da quest’anno il Bollino Blu porta una novità, a fare i controlli in mare saranno solo gli uomini della Guardia di Finanza, mentre quelli della Capitaneria di Porto potranno fare le visite preventive a terra.
Altra novità di quest’anno è l'estensione del bollino alle attività di noleggio e ai superyacht oltre che ai principali laghi italiani.
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