mercoledì 16 luglio 2025
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Squali aggressivi: tre vittime in un mese

L'ultimo episodio ha visto protagonista Aldo Mata, uno studente di 24 anni che ha perso la vita mentre stava facendo surf al largo di Zihuatanejo

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Guerriero - In Messico è “sindrome da squalo”. L'ultimo episodio che racconta di un attacco del pesce predatore a un umano risale a quattro giorni fa, quando Aldo Mata, uno studente di 24 anni, ha perso la vita mentre stava facendo surf al largo della spiaggia di Zihuatanejo. Lo squalo, lungo circa due metri e mezzo, ha strappato prima una mano al ragazzo, quindi lo ha morso sulla coscia destra, causando la frattura del femore e tranciando l'arteria femorale.
Episodi analoghi, che hanno messo in allarme i bagnanti delle spiagge centro-americane, sono accaduti già tre volte nell'ultimo mese. Negli ultimi giorni di aprile, infatti, un altro surfista ha perso la vita vicino ad Acapulco, mentre qualche giorno prima la tragedia ha colto un uomo di 66 anni che nuotava pochi metri distante dalla cosa di San Diego.
Turisti più fortunati, o forse squali meno reattivi, sembrano invece essere quelli al largo dell'Australia. Nei pressi di Sydney, un nuotatore è riuscito a sopravvivere a un attacco, infilando le dita negli occhi dell'animale. “Inizialmente pensavo fosse un delfino - ha raccontato Jason Cull, protagonista della vicenda - e mi ricordo soltanto che iniziavo ad essere portato via. Ho trovato i suoi occhi e ci ho infilato il dito dentro”. Un buon consiglio, per i surfisti del Messico.

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