Tra questi i semi delle fanerogame marine da sempre hanno attirato la curiosità di Angel. Il nome in realtà cela qualcosa che ci è molto famigliare, dato che per esempio la Posidonia appartiene alle fanerogame.
Non sono delle vere alghe, ma piuttosto è più corretto definirle delle piante dato che hanno radici, fiori, semi e frutti. E sono proprio i semi ad avere attirato la curiosità di Angel Leon.
Lo chef ha scoperto tramite alcune esami e ricerche commissionate, che questi semi contengono fino al 50% di proteine in più rispetto al riso, non contengono glutine e sono ricchi di omega 6 e 9.
Insomma dei “super semi”, nutrienti e altamente digeribili, che Leon ha iniziato a usare nelle sue ricette, anche perché se mangiati con il loro guscio hanno un inconfondibile sapore di mare.
La scoperta lo ha entusiasmato così tanto da riuscire a convincere l'Università di Cadice a creare un team di ricercatori per fare nascere un progetto pilota al fine di creare in alcune zone paludose e salmastre quello che Leon ha ribattezzato come un "giardino marino”.
I primi risultati sono arrivati, dato che la coltivazione di queste piante sta funzionando e produce grandi quantità di semi utilizzabili in cucina.
Qualcuno forse sta pensando che lo chef sia un visionario, ma è tutto vero, così come la stella Michelin che Leon ha ricevuto per il suo ristorante, grazie alla cucina alternativa a base di ingredienti marini considerati di scarto o al limite del commestibile.
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