La storia della baleniera Essex, dei suoi ufficiali e del suo equipaggio, sono reali e da questa nascerà il romanzo di Herman Melville, Moby Dick.
La nave Essex arrivava dall’isola di Nantucket nel nord della costa est degli Stati Uniti d’America, l’isola che tra il XVIII e il XIX secolo era l’epicentro della caccia alla balena negli USA. Dopo mesi di navigazione e di caccia avara di prede, Essex era arrivata a doppiare Capo Horn e era entrata nel Pacifico.
Qui, finalmente incontrò un branco di grossi capodogli che promettevano di riempiere di barili di grasso le sue stive, ma il cacciatore, ben presto, divenne preda.
Uno dei capodogli più grandi, colpito dall’arpione di una delle lance, si avventò più volte con tutta la sua mole contro la nave determinandone il veloce affondamento.
E’ qui che inizia il calvario dei 20 sopravvissuti destinati a morire uno dopo l’altro. Pochi i superstiti che riuscirono a sopravvivere mangiando le carni dei compagni morti, sino ad arrivare a estrarre un compagno a sorte, ucciderlo e mangiarlo.
Sullo schermo, dal 19 marzo anche nelle sale italiane, la storia romanzata dell’Essex, dalla quale Merville prese spunto per il suo Moby Dick, racconterà quello che era la marineria una volta e di quale caparbietà è capace l’uomo per continuare a vivere.
© Riproduzione riservata