Ordinaria amministrazione potranno pensare in molti. E’ vero, incidenti di questo tipo ci sono sempre e, anzi, questo sembra un anno particolarmente fortunato perché il numero dei morti è minore di quanto avveniva in tempi pre-covid, eppure, a ben ragionare, i casi in cui la vittima non è causa del proprio male sono veramente pochi.
Del tutto estraneo all’incidente, il Firt 53 colpito dal Cargo a largo di Ponza, gli skipper di un paio di barche a vela che hanno subito danni severi, ma non vittime o feriti, in episodi di collisione con barche a motore portate dal solito pilota automatico.
Per il resto, bagnanti che ignorano la bandiera rossa che avverte che non è il caso di entrare in acqua, comandanti professionisti che si distraggono, motoristi che scambiano il mare per un autostrada dove per ogni pericolo c’è un cartello. Anche quest’anno, nella maggior parte dei casi, sembra che la sfortuna in mare non esista, ma la superficialità di chi lo frequenta sia grande e molto pericolosa.
Alla fine della stagione mancano ancora alcune settimane, cerchiamo di far si che queste possano passare all’insegna del divertimento, cerchiamo di lasciare le motovedette a perlustrare le acque davanti alle spiagge e gli elicotteri di soccorso nei loro hangar. Quando siamo in mare usiamo la testa.
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