In queste settimane estive si registrano molti incidenti dovuti a cattivi ancoraggi. Barche che spedano e vanno a scogli o che sono spinte verso il mare dal vento
Come ogni anno nel periodo estivo si registra un certo numero di barche spiaggiate o che vagano in mare in seguito allo spedamento dell’ancora.
La barca che speda è un incidente classico che capita solitamente allo skipper poco esperto. Si arriva in rada, si da ancora, si fila un po’ di catena senza calcolare il giusto rapporto con il fondale, non si fa stendere la catena, non si fa una prova di tenuta, ma alla fine si è convinti di aver fatto un ancoraggio.
In un primo momento l’ancora sembra tenere, ma come si alza un po’ di vento si scopre che non è così. Se lo skipper è a bordo, se ne accorge e rifà la manovra, ma se, come spesso accade, scende a terra con gli amici per andare a cena al ristorante, la sorpresa che può trovare quando torna alla barca la sera potrebbe non essere piacevole.
L’ancora può spedare per diverse ragioni, il vento è troppo forte e l’ancora non tiene il tiro (difficile ma accade, a meno che non si abbia un’ancora dinamica).
Il vento gira in modo repentino di oltre 90° gradi, alcune ancore non reggono e escono dalla sabbia (anche in questo caso l’ancora dinamica evita il problema) oppure, semplicemente, l’ancora non ha mai fatto testa, non si è mai aggrappate al fondale.
Un’ancora non aggrappa perché è male equilibrata, o perché lo skipper non ha fatto un buon ancoraggio. Questo ultimo è il caso dello skipper poco attento o alle prime armi.
Lo spedamento che, bene inteso è un incidente che può capitare a tutti, se avviene con lo skipper a bordo si risolve, nella maggior parte dei casi, in una faticosa ripetizione della manovra di ancoraggio.
Nel caso invece, in cui lo skipper sia sceso a terra con gli amici, le conseguenze come abbiamo visto possono essere gravi, ma se accade, cosa può succedere?
A) Se si è fortunati la barca che ha perso l’ancora viene recuperata dal vicino di rada che la lega alla sua.
B) Se si è sfortunati, il vento tira da terra, come dovrebbe accadere se abbiamo scelto la rada giusta e la barca che speda si allontana in mare. Ritrovarla non è semplice come si potrebbe credere: in due ore una barca spinta dal vento può fare diverse miglia e tra che lo skipper si accorge di quello che è accaduto e il tempo necessario per organizzare il recupero, possono passare molte ore, il vento può girare leggermente e a quel punto ritrovare la barca sarà un’operazione lunga e difficile.
C) Se abbiamo scelto la rada sbagliata, o il vento ha girato e si è messo a spirare da mare, la barca che speda andrà, a seconda della morfologia della costa, a rovinare contro le rocce o sulla spiaggia.
Cosa succede dopo che la barca che ha spedato spiaggia?
Generalmente lo spiaggiamento o la barca a scogli significa passare buona parte della notte con la Guardia Costiera che oltre a notificare una multa di qualche migliaio di euro al comandante per aver abbandonato la barca in rada (è vietato), diffiderà l’armatore a rimuovere molto rapidamente la barca dalla spiaggia prima che possa fare danni all’ambiente.
Finito con la Guardia Costiera, rimarrà il problema di dove dormire perché in barca non sarà possibile farlo. Una barca spiaggiata è inclinata di oltre 30° e con il movimento delle onde continua a sbattere, ancora peggio se questa è a scogli.
Il giorno dopo bisognerà parlare con l’assicurazione.
Attenzione! E’ importante avvertire sempre l’assicurazione prima di fare qualsiasi cosa, altrimenti si rischia che questa non paghi.
Infine, a meno che la barca non sia molto piccola e si riesca a spingerla al largo a mano cosa che, nel caso si potrà fare la notte stessa, bisognerà trovare una ditta che aiuti a riportare in acque profonde la barca, sempre che questa, nel frattempo, non abbia subito gravi danni.
Spesso in questa ricerca può aiutare l’assicurazione indicando la ditta da chiamare.
I danni che subisce la barca dopo lo spedamento dell’ancora
Molto spesso, fortunatamente, l’incidente si risolve con una notte in bianco, altre volte, invece, si possono avere dei danni seri.
Tra questi, in caso di spiaggiamento e il mare non piatto, c’è la rottura del bulbo. Il bulbo deve sostenere il peso dello scafo che viene mosso dalle onde poggiando a terra solo con il piede, se non si è veloci a liberare la barca, a lungo andare, il movimento può spezzare il bulbo.
Altro problema è la barca che, sempre spinta dalle onde, continua a battere sugli scogli. In un tempo relativamente breve, questi possono creare una falla sulla barca che, a seconda della sua collocazione, potrebbe impedire a questa di tornare a galleggiare.
Nel caso della barca che si perde in mare, se si è sfortunati la si ritrova saccheggiata. Ci sono stati casi in cui ci ha trovato la barca ha deciso di non segnalare il ritrovamento, ma di saccheggiarla. Il saccheggio può avvenire anche con la barca spiaggiata o a scogli.
Quest’estate (estate 2021) un superyacht andato a scogli alle Eolie è stato saccheggiato già la prima notte.
Se si speda con una barca noleggiata cosa succede?
In una grande parte dei casi, le barche che spedano sono barche a noleggio.
Nel caso di una barca noleggiata, bisogna essere coscienti che si possono fare dei danni molto gravi alla società di charter, se la barca non può riprendere il mare, la società dovrà annullare all’ultimo minuto tutti i noli successivi, creando gravi disagi a decine di persone.
Questo da un punto di vista etico dovrebbe indurre lo skipper a fare di tutto per evitare ulteriori danni. Dal punto di vista legale, la società di charter potrà rifarsi solo sulla cauzione. Logicamente, se l’incidente non permette di proseguire la vacanza, la società di charter non sarà tenuta in nessun modo a sostituire la barca danneggiata o restituire la quota del nolo delle giornate non godute. Viene da sé che si perderà l’intera cauzione.
L’assicurazione della barca
Se la barca ha un’assicurazione casco, il proprietario risponderà solo per quanto riguarda la franchigia di questa, tutte le altre spese, le operazioni per riportare in galleggiamento e trainare in porto la barca se necessario, e quelle per le riparazioni, saranno sostenute dall’assicurazione se si saranno fatti i passi giusti perché questo accada e se il comportamento dello skipper sia stato quello corretto.
Nel video qui sotto della rubrica "L'assicuratore in banchina", un liquidatore della Pantenius spiega quali sono i passi giusti da seguire nel caso in cui la barca vada a scogli per garantirsi che l’assicurazione paghi.
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