In queste settimane estive si registrano molti incidenti dovuti a cattivi ancoraggi. Barche che spedano e vanno a scogli o che sono spinte verso il mare dal vento
Come ogni anno nel periodo estivo si registra un certo numero di barche spiaggiate o che vagano in mare in seguito allo spedamento dell’ancora.
La barca che speda è un incidente classico che capita solitamente allo skipper poco esperto. Si arriva in rada, si da ancora, si fila un po’ di catena senza calcolare il giusto rapporto con il fondale, non si fa stendere la catena, non si fa una prova di tenuta, ma alla fine si è convinti di aver fatto un ancoraggio.
In un primo momento l’ancora sembra tenere, ma come si alza un po’ di vento si scopre che non è così. Se lo skipper è a bordo, se ne accorge e rifà la manovra, ma se, come spesso accade, scende a terra con gli amici per andare a cena al ristorante, la sorpresa che può trovare quando torna alla barca la sera potrebbe non essere piacevole.
L’ancora può spedare per diverse ragioni, il vento è troppo forte e l’ancora non tiene il tiro (difficile ma accade, a meno che non si abbia un’ancora dinamica).
Il vento gira in modo repentino di oltre 90° gradi, alcune ancore non reggono e escono dalla sabbia (anche in questo caso l’ancora dinamica evita il problema) oppure, semplicemente, l’ancora non ha mai fatto testa, non si è mai aggrappate al fondale.
Un’ancora non aggrappa perché è male equilibrata, o perché lo skipper non ha fatto un buon ancoraggio. Questo ultimo è il caso dello skipper poco attento o alle prime armi.
Lo spedamento che, bene inteso è un incidente che può capitare a tutti, se avviene con lo skipper a bordo si risolve, nella maggior parte dei casi, in una faticosa ripetizione della manovra di ancoraggio.
Nel caso invece, in cui lo skipper sia sceso a
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