Bradley, un signore inglese di 74 anni originario di Briton, ricco ed eccentrico, possedeva due grandi ville sull’isola e una barca di 30 metri, il Coral of Cowes, protagonista di questa drammatica vicenda, sulla quale viveva da dieci anni.
Il Coral of Cowes è affondato poco distante dal molo dove era abitualmente ormeggiato e al naufragio è sopravvissuto il suo fedele amico, il cane Friar Tuck rimasto sulla prua della barca, una delle poche parti rimaste fuori dall’acqua.
La polizia greca per il momento non ha rilasciato dichiarazioni, nulla sarà chiaro sino a quando il medico legale non avrà fatto l’autopsia e sino a quando non si riuscirà a esaminare il relitto.
Bradley viveva a bordo della sua barca da circa 10 anni, era rimasto da solo dopo la morte della sua seconda compagna a causa di una grave malattia tre anni prima. Anche la sua prima moglie, dieci anni prima, era morta per malattia.
I sommozzatori della polizia greca stanno studiando il modo di riportare a galla lo scafo per poter capire i motivi dell’affondamento. Quando la barca è affondata, uno scafo ben tenuto degli ultimi anni del diciannovesimo secolo, le condizioni meteo erano buone e non c’erano apparenti motivi per cui questa potesse affondare repentinamente andando ad adagiarsi sul fondale piuttosto basso di quel tratto della baia.
L’uomo è stato ritrovato legato all’albero per una mano, è difficile immaginare come si possa essere legato da solo per poi riuscire ad affondare la barca.
Due anni prima Bradley aveva subito una rapina a bordo della sua barca e i rapinatori lo avevano legato all’albero dove fu trovato diversi giorni dopo da un diportista di passaggio.
Sull’isola lo conoscono come una persona eccentrica, ma cortese ed elegante. A quanto sembra l’uomo aveva accumulato una fortuna importante investendo in borsa.
Gli inquirenti credono che si possa trattare di omicidio e Bradley potrebbe essere morto per annegamento perché sul corpo non sono state trovate ferite. La supposizione è che qualcuno lo abbia prima legato all’albero e poi abbia affondato la barca dandogli una morte lenta e atroce. Un omicidio che, se confermato, ha tutti i contorni delle vendetta covata a lungo.
Un uomo del posto ha riferito alla polizia che l’inglese aveva una lunga storia di acredine con dei personaggi locali a causa delle sue proprietà sull’isola.
Il medico legale di Creta, Panaghiotis Milionakis, dovrebbe pubblicare i risultati dell'autopsia martedì 9 febbraio.
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