Tra i Class 40, “Atao Studio System”, di Dominique Vittet e Thierry Chabagny, ha raggiunto “Telecom Italia” di Giovanni Soldini e Pietro d'Alì. Le due barche, in procinto di raggiungere Capo Verde, si trovano alla stessa distanza dal traguardo di Bahia. Diverse, però, sono le tattiche di gara adottate. I navigatori italiani hanno scelto la rotta diretta mentre “Atao Studio System” sta veleggiando più a est, sotto la costa africana, sfruttando brezze migliori che, al momento, sembrano avvantaggiarla. Decisivo sarà l'evolversi della situazione meteo delle prossime ore; le previsioni indicano venti da nord/nord-est, di circa quindici nodi, che potrebbero interessare anche la zona più lontana dalla costa, attualmente battuta dalla barca italiana, in navigazione con la prua rivolta verso sud-est, alla ricerca di un vento più favorevole.
Tra i trimarani Orma, “Groupama 2”, di Franck Cammas e Steve Raussin, è distante seicento miglia da Salvador de Bahia e, salvo imprevisti, raggiungerà l'approdo brasiliano entro quarantotto ore. Lotta serrata invece tra gli Open 60 di Classe Imoca, giunti in mattinata a Capo Verde e comandati ancora da “Ecover” di Mike Golding. Il resto della flotta, però, è distante soltanto poche miglia dal capolista.
Tra i multiscafi Class 50 Open, “Crepes Wahou” ha appena doppiato l'isola africana ed ora punta con decisione il Brasile con un vantaggio di quasi trecento miglia su “Laiterie de Saint-Malo”.
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