Nel 2009 Michele ha vinto, grazie a un trapianto di midollo da un donatore non familiare, la leucemia. L’aver rischiato la vita ha dato un senso diverso alle cose, così Michele ha deciso di partire con la sua barca, uno sloop costruito nel 1938 da quello che allora era la Riva-Sarnico lungo 11,60 mt.
Non è un eroe nel senso classico del termine, non può vantare un record, non si è scontrato con le balene, né si è perso in mare, ma a modo suo ( e a modo nostro) Michele Pincastelli è un eroe vero, è quello che tutti noi vorremmo un po’ essere. Vincitore di una battaglia mortale si concede di vivere secondo i suoi sogni. Lascia lavoro, affetti e abitudini e naviga su di una barca che certo non offre le comodità dei moderni scafi né le velocità, ma lui, miglio dopo miglio, raggiunge tutti i suoi obiettivi.
Oggi è pienamente soddisfatto ed è quindi tempo di tornare a casa. Anche il ritorno è stato da eroe, ad accoglierlo una quindicina di barche, alcune si sono spinte a largo per salutarlo, altre lo hanno atteso davanti al porto. Altre persone lo hanno festeggiato in banchina.
Michele, non è ancora arrivato a terra che ha già trovato un lavoro, insegnerà vela presso la scuola Tst Soldati.
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