Il 30 agosto 2023 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il “Regolamento recante la disciplina delle scuole nautiche.” In questo, su richiesta di Confarca, una delle associazioni di categoria delle scuole guida e scuole nautiche, è stato inserito il tariffario minimo per le scuole nautiche.
Il nuovo tariffario, una volta che il prossimo anno nel 2025 entrerà in vigore, comporterà in molti casi un aumento superiore al 30% dei costi per ottenere la Patente Nautica, con prevedibili effetti negativi sul mercato nautico.
Quando il 30 agosto del 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il “Regolamento recante la disciplina delle scuole nautiche”, la presenza del tariffario minimo non ha colpito l’attenzione di nessuno, inclusi noi giornalisti, cosa di cui dobbiamo chiedere venia.
Oggi l’attenzione sull’argomento si fa viva perché la scuola di vela Altura, una delle principali scuole di vela di Roma e del paese, fortemente critica contro Confarca per aver voluto l’inserimento del tariffario minimo nel regolamento, ha fatto ricorso al TAR del Lazio.
L’inserimento del tariffario come abbiamo accennato in precedenza provocherà un consistente aumento dei costi che il cittadino dovrà sopportare per conseguire una Patente Nautica.
Per capire perché la scuola vela Altura sia ricorsa al TAR e cosa accadrà nel 2025, abbiamo intervistato Carlo Maiwald, uno dei due titolari della scuola.
SVN - Stando al tariffario minimo per il conseguimento della Patente Nautica di ogni grado, previsto dal “Regolamento recante la disciplina delle scuole nautiche”, una patente nautica che oggi da voi ha un costo di circa 1.000 euro, comprensivo delle lezioni pratiche in barca, dal prossimo anno, con l'entrata in vigore del tariffario, potrebbe superare i 1.500 euro a parità di contenuti.
C.M. - Sì è così, ma non solo. Le lezioni pratiche di vela e di motore che sino ad oggi sono state pagate 50/60€ con una durata di 4 ore e 4 persone a bordo, avranno un costo previsto di 90 euro.Si consideri anche che prezzo minimo significa che noi sotto quel prezzo non potremo andare, ma chiunque potrà andare sopra.
SVN - Lei dice che le lezioni di pratica passeranno dai vostri attuali 50 euro a 90 euro per un’ora, ma le lezioni di vela non sono incluse nei pacchetti?
C.M. - Il nuovo regolamento prevede che siano incluse 5 lezioni di un’ora alla conduzione, e si evince che la quota nel tariffario minimo deve essere di 90 euro ad uscita. Si consideri che una lezione di un'ora risulta poco pratica, considerando che tra l'uscita e il rientro in porto passano oltre 30 minuti. Anche noi nei nostri pacchetti già diamo 5 lezioni di conduzione incluse (sono obbligatorie di legge già oggi), ma c’è chi arriva a farne 10 e a volte anche 15. Molte persone vogliono sentirsi sicuri a bordo e vogliono prendere la giusta confidenza con il mezzo. Con questa quota quasi raddoppiata, questo diventerà un impegno difficilmente sostenibile da tutti.
SVN - Lei crede che questo avrà degli effetti sul mercato delle patenti nautiche e di conseguenza sul charter e il mercato della vendita?
C.M. - Come potrebbe essere diversamente. Da noi, ad esempio, una buona parte degli allievi sono molto giovani e sono proprio loro che vogliono prendere la patente oltre le 12 miglia, la categoria più alta. Passare da 1.000 euro a 1.500 euro non sarà indolore e questo sicuramente terrà lontano una serie di persone dall’avvicinarsi alla nautica o, quanto meno, ritarderà il loro ingresso. Confarca si farà bella con i suoi associati sventolando un consistente aumento delle tariffe come fosse una vittoria, anche se non dovrebbe essere difficile per i membri dell’associazione capire che più alti sono i prezzi meno persone prenderanno la patente.
SVN - Lei ritiene che voi dobbiate adeguarvi forzatamente a queste tariffe?
C.M. - Se non cambiano le disposizioni, sì. Il tariffario è obbligatorio, pena, il ritiro della licenza. Se il regolamento non cambia dal prossimo anno dovremmo rivedere tutti i prezzi per forza.
SVN - Quindi prevede che questo determinerà una contrazione dei vostri affari?
C.M. - Non solo, se meno persone prendono la patente nautica, meno persone noleggiano e comprano barche. Molti prendono la patente quando sono molto giovani e cominciano a noleggiare con gli amici e poi, più tardi, comprano la barca. Se però non prendono la patente al momento giusto, il momento in cui vogliono farlo, i loro interessi andranno verso altre direzioni, altri sport e la nautica si impoverirà sempre più. Sono fortemente convinto che il tariffario minimo così alto sia un vero pericolo per chiunque lavori nella nautica per questo la nostra scuola ha fatto ricorso al TAR del Lazio contro questa imposizione.
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