Il segretario della Confarca, Adolfo D’Angelo, una associazione di categoria delle autoscuole e altro, si è appellato al diritto di replica per rispondere a quanto contenuto nell’intervista a Carlo Maywald fatta dal nostro direttore il 30 ottobre 2024. (Patente Nautica 2025: aumento costi e ricorso al TAR contro il tariffario minimo)
Maywald è uno dei titolari della scuola di vela Altura, una delle più prestigiose e importanti scuole della capitale, il quale nell’intervista spiegava perché aveva fatto ricorso al Tar del Lazio contro il decreto che stabilisce, a partire dal 2025, l’introduzione del Tariffario minimo per il conseguimento della Patente Nautica, tariffario che, sostiene Maywald, imporrebbe alla scuola di vela Altura e a molte altre scuole di vela italiane di aumentare i prezzi dei loro corsi in modo molto consistente.
Replica di Confarca
Il sottoscritto Adolfo D’Angelo, in qualità di segretario nazionale Scuole Nautiche della Confarca, associazione di categoria maggiormente rappresentativa ex Decreto Dirigenziale 2 marzo 2011, facendo seguito alla lettura dell’articolo di oggetto, relativo alla Scuola nautica Altura Società Sportiva Dilettantistica a r.l., con la presente chiede che, nel rispetto del diritto di replica, venga pubblicata la seguente comunicazione.
In primo luogo, appare quanto mai opportuno ricordare come il Decreto Legislativo 18 luglio 2005 n. 171 – Codice della Nautica da Diporto) sia il risultato di un lungo lavoro e costituisca un testo frutto di approfonditi confronti tra soggetti altamente qualificati.
Con specifico riferimento al "tariffario minimo" oggetto dell’intervista al Sig. Carlo Maywald, pubblicata dalla Vs testata, sarà sufficiente richiamare il parere espresso a suo tempo dal Consiglio di Stato in ordine alla necessità di “uniformare sul territorio nazionale il livello minimo dei prezzi praticati ed evitare scadenti livelli delle prestazioni e della preparazione erogate, soprattutto in considerazione della rilevanza che la patente nautica assume ai fini della sicurezza della navigazione” peraltro le tariffe “possono essere aggiornate con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti al fine di rendere le tariffe sempre in linea con l’andamento del mercato”.
Sulla necessità di stabilire un tariffario minimo, la Confarca, anche tramite il sottoscritto, ha rappresentato in ogni sede istituzionale quanto già dichiarato nei convegni nazionali annuali, ottenendo il consenso degli associati, tra cui risulta esservi anche la scuola nautica Altura (di cui è responsabile il Sig. Carlo Maywald), senza che da parte di quest'ultimo venissero espresse riserve circa l'operato e la politica dell'associazione.
La Confarca, ha assunto tale linea anche in considerazione del fatto che, in tutti i casi di abrogazione delle tariffe minime, è stato costantemente riscontrato un aumento dell'evasione fiscale nel settore economico interessato, non essendovi alcun parametro di riferimento per contestare al professionista o all'impresa la congruità degli importi formalmente fatturati. Le tariffe quindi costituiscono senz’altro un argine a comportamenti sleali tra operatori del settore e , nello specifico, sono allineate al minimo di quanto già applicato dalle scuole nautiche in una media nazionale ed includono tutte le spese (oneri e certificazioni mediche).
In merito all’articolo, ci saremmo aspettati dall’editore di essere interpellati prima della sua pubblicazione, questo per una corretta e giusta informazione che, a nostro parere, non è stata fornita, evidentemente si è preferito dar voce e visibilità ad un singolo operatore, invece che ad un'associazione che raggruppa la maggioranza delle scuole nautiche italiane. Buon vento
© Riproduzione riservata