Qual è l'effetto della prua reversa sul di navigare della barca?
Il 9% di coloro che hanno risposto, hanno scelto la risposta numero 1: “Rende la barca più veloce”. La risposta non è del tutto sbagliata e si capisce perché alcuni l’abbiano scelta. Chi l’ha indicata sicuramente si è basato sul concetto che più una barca è lunga al galleggiamento più è veloce, ma generalmente non è la lunghezza al galleggiamento che viene allungata, ma la parte alta dello scafo che viene accorciato. Il progettista parte da una lunghezza fuori tutto che determina la categoria della barca e poi, se decide di avere delle prue reverse, fa la parte alta dello scafo più corta.
La risposta numero 3 - Aumenta la lunghezza dello scafo e non varia le misure fiscali - scelta dal 16% di coloro che hanno partecipato al sondaggio è errata per lo stesso motivo indicato nella risposta precedente.
La risposa corretta, scelta dal 64% delle persone, è la numero 2: Permette a uno scafo stretto di tagliare l'onda invece di salirci. In effetti la prua reversa si comporta come la punta di un coltello da cucina, penetra l’acqua con la parte bassa alla quale fa seguire la parte alta dello scafo. Aumentando la penetrazione fa sì che lo scafo non salga sull’onda, ma vi passi in mezzo.
Grazie a tutta la community sempre molto attiva e propositiva.
Il sondaggio di questa prima settimana dopo la pausa natalizia è invece dedicato all’EPIRB. La domanda è:"Che possibilità ha un singolo "bip" dell'EPIRB di essere ricevuto dai soccorritori?".
Le risposte indicano il 10%, il 50% e il 100%.
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