Nella competizione spagnola, che oggi si conclude nelle acqua di Palma di Maiorca, la barca statunitense ha recuperato tutto il distacco nei confronti di “Mean Machine” ed ora conduce con undici lunghezze di vantaggio su “Platoon”; nella classifica generale del circuito, invece, il vantaggio già cospicuo di Hutchinson e compagni è salito a ventitre punti su “Artemis”, quarantuno su “Bribon” e addirittura quarantasei su un “Mean Machine”.
Protagonista nella lunga di Palma insieme a “Quantum” è stato il vento, debole e instabile, che ha messo a dura prova le abilità tattiche degli equipaggi in gara. Il team americano è stato quasi sempre in testa alla regata, riuscendo a mettere la prua davanti a tutti al passaggio dei due cancelli che assegnavano i punti (il traguardo e un altro a metà percorso).
Buona anche la prestazione di “Artemis”. La barca svedese con due terzi posti è riuscita a limitare i danni, al contrario di “Mean Machine” che non è mai risalita dalle posizioni di coda, buttando al vento gli ottimi risultati dei giorni precedenti.
Italia ancora a centroflotta, ma questa non è più una novità. “Mutua Madrilena” (quinta e settima) ha mostrato ancora una volta tutta la sua incostanza, fatta di grandi rimonte e momenti d'appannamento. “Audi TP 52” (decimo e tredicesimo), dopo una buona partenza, ha forzato troppo un ingaggio con “Desafio” che gli costato una penalità e tante posizioni in classifica.
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