Globesailor ha inviato un questionario ai suoi 20.000 contatti italiani e ha ottenuto 300 questionari di ritorno, pochi, ma sufficienti perché i risultati abbiamo un peso statistico.
Il sondaggio aveva lo scopo di capire come il velista che sceglie di passare la sua vacanza in barca italiano ha affrontato il problema Covid-19.
Dove sono andati gli italiani
Degli intervistati il 53,2% ha preferito soprassedere alla vacanza in barca per questo anno e si è rivolto ad altri tipi di vacanze o ha rinunciato rimanendo a casa, mentre il 46,8% ha optato per la vacanza in barca, una percentuale decisamente alta.
Di questi la grande maggioranza ha optato per un noleggio in Italia, mentre una minoranza, statisticamente poco rilevante, ha scelto la Grecia e la Croazia, quest’ultima si è poi rivelata, come avevamo scritto più volte a inizio stagione, una meta ad alto rischio.
In Italia i dati di Globesailor non concordano del tutto con quelli rilevati da un sondaggio fatto da SVN Solovelanet sulle destinazioni in Italia dei crocieristi che hanno preso in nolo una barca.
Secondo i dati Globesailor un 28% ha passato le vacanze in Toscana, un 27% in Sardegna e un 19% in Campania, i rimanenti tra la Sicilia e le Cinque Terre.
I dati da noi rilevati ci danno un quadro diverso anche se di poco, il 29,5% ha scelto la Toscana provocando un full booked a partire da Luglio. La Toscana è stata la meta preferita dai diportisti del nord perché raggiungibile facilmente in auto.
A seguire la Campania e la Sicilia rispettivamente con il 24% e il 23,5%, quindi la Sardegna che ha sofferto dell’azione destabilizzante del suo Governatore e del timore del viaggio in nave.
In ultimo le società di charter della Sardegna da molto tempo sono fortemente concentrate sulla conquista del mercato estero e hanno trascurato del tutto il mercato domestico.
L’unica società di noleggio barche che si è concentrata per tempo sul mercato italiano, la NSS, ha registrato il 100% di prenotazioni dalla seconda settimana di luglio contro un 50%-70% delle altre società.
La percentuale di coloro che hanno scelto la Sardegna quest’anno, secondo i dati rilevati da SVN Solovelanet è pari al 20%. (Si consideri che SVN Solovelanet rileva dati dalla maggior parte delle società di charter e solo di utenti vela, mentre Globesailor pubblica dati rilevati dagli iscritti al suo database e i dati raccolti riguardano diportisti che noleggiano barche a vela e barche a motore.)
Il servizio più apprezzato
Alla domanda quale servizio hai maggiormente apprezzato, la risposta è stata per il 67% “la sanificazione e igiene della barca”. Al secondo posto, il fatto che gli operatori delle società usassero mascherine e si igienizzassero le mani spesso.
Ai dati di Globesailor si aggiungono quelli di SVN Solovelanet che confermano quanto rilevato dalla società francese con un 70% di persone che hanno apprezzato le società che si sono concentrate sulla sanificazione e un 53% che ha apprezzato il fatto che gli operatori (personale di check-in; pulizia; ormeggiatori) abbiano usato costantemente mascherine e igienizzanti, ma SVN Solovelanet rileva anche un 19% che ha riportato lamentele proprio sul fatto che gli operatori di alcune società di charter trascurassero il vestire le mascherine. Le lamentele si sono concentrate in particolar modo sulle società della Sardegna e della Sicilia.
Che tipo di noleggio hai fatto
Alla domanda sul tipo di noleggio intendendo su che tipo di barca, un 30% degli intervistati da Globesailor ha risposto di aver noleggiato un catamarano. Di questi, il 25% ha richiesto uno skipper. Il dato coincide con quelli rilevati dal nostro giornale che parlano di un’impennata nella richiesta di skipper, 18% l’anno scorso, 26% quest’anno.
Impennata determinata dal fatto che ci siano state molti più noleggi da parte di persone che non erano mai state in barca e che quest’anno hanno scelto la barca per questioni sanitarie considerando questa la forma di vacanza più sicura. Cosa che, stando ai dati di Globesailor, si ripeterà l’anno prossimo nell’88% dei casi.
https://blog.globesailor.it/bilancio-estate-ai-tempi-del-covid-i-clienti-prendono-la-parola/
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