Il Vendée Globe è partito da Les Sables d’Olonne, con i 40 skipper, tra cui sei donne, impegnati in queste prime 24 ore di regata nell’attraversamento del Golfo di Biscaglia, primo spartiacque del giro del mondo.
La partenza di ieri è stata in condizioni insolite per questa durissima regata, con gli Imoca 60 che hanno faticato a uscire da Les Sables a causa del vento leggerissimo o quasi inesistente delle prime ore.
Da questa mattina invece la situazione è cambiata, un vento da nord-nordest intorno ai 15 20 nodi ha iniziato a spingere la flotta, e andrà in aumento costante nelle prossime ore, con un passaggio a Finisterre che per i primissimi è atteso già stasera, in condizioni che si annunciano molto dure.
Intorno al Capo potrebbero soffiare anche 40 nodi, sarà un primo vero test di affidabilità per i solitari, che dovranno uscire indenni da questo primo colpo di vento.
In testa al momento è andato uno dei favoriti di questa decima edizione del Vendée Globe, Charlie Dalin su Macif, ma la classifica adesso cambia molto velocemente e non conta molto.
Giancarlo Pedote con Prysmian è a centro flotta, impegnato nel bordeggio di poppa che in nottata lo porterà a doppiare Capo Finisterre.
Dopo questo passaggio ci sarà da impostare la rotta verso sud, iniziando già a pensare a quale traiettoria seguire per approcciare l’equatore, dove ci sarà da affrontare la zona delle calme di vento.
Navigando verso sud le condizioni cambieranno gradualmente con l’ingresso negli Alisei, che sembrano essere abbastanza formati e garantiranno alcuni giorni di navigazione relativamente tranquilla alla flotta.
Sulla prua dei 40 solitari, tra cui sei donne, ci sono 24 mila miglia di percorso, i tre grandi capi del sud da doppiare (Buona Speranza, Leuwin ed Horn), prima da ritornare a Les Sables d’Olonne dove i primi sono attesi tra circa 70-75 giorni.
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