C’è un nuovo ritiro al Vendée Globe 2024, il terzo su 40 partenti, si tratta della velista britannica Pip Hare che gareggia sull’Imoca 60 Medallia.
Nella serata di ieri, quando navigava a sud dell’Australia in condizioni meteo dure, l’albero della sua barca è collassato in più pezzi.
Il suo Imoca 60 ha accusato l’incidente dopo la discesa da un’onda, ma per fortuna non c’è stata nessuna conseguenza per la velista inglese.
Pip Hare ha realizzato un armo di fortuna issando la sua tormentina su un moncherino di carbonio e adesso sta navigando molto lentamente verso terra, probabilmente approderà in un porto della Tasmania dopo essersi messa in contatto con le autorità australiane.
Fino a ora non c’era stato nessun disalberamento in quest’edizione del Vendée Globe, il giro del mondo in solitario partito lo scorso 10 novembre da Les Sables d’Olonne.
Gli alberi e alcuni componenti come gli stralli vengono realizzati uguali per tutta la flotta proprio per cercare di prevenire inconvenienti di questo tipo.
Nel frattempo si infiamma la lotta al vertice per le prime posizioni, che in questo momento è riservata a tre skipper: Charlie Dalin, Yoann Richomme e Sebastien Simon.
Dalin ha visto il suo vantaggio evaporare e sta subendo la rimonta di Richomme, che ormai è poche miglia dietro la sua poppa, con un duello che si annuncia molto intenso in questo Oceano Pacifico.
Negli ultimi giorni Richomme su Arkea Paprec sembra essere il più in forma, e non ci sarebbe da stupirsi se nelle prossime ore riesca a prendere la testa della flotta.
Sembra ottimo adesso il ritmo che sta tenendo Giancarlo Pedote, che potrebbe andare finalmente all’attacco della top 20 e minacciare da vicino Jean Le Cam, sul quale sta recuperando miglia.
L’italiano ha navigato in condizioni abbastanza dure, attualmente si trova in avvicinamento alla latitudine di Cape Leeuwin e ben presto anche per lui sarà il momento di entrare nell’Oceano Pacifico.
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