Non c’è un attimo di tregua al Vendée Globe, gli Imoca 60 del giro del mondo in solitaria partito lo scorso 10 novembre stanno tenendo dei ritmi altissimi nella discesa verso Capo di Buona Speranza.
I battistrada hanno agganciato una depressione al largo del Brasile che ha portato a diversi nuovi record nelle 24 ore susseguitesi uno dopo l’altro: alla fine sembra essere Yoann Richomme con Arkea Paprec il nuovo detentore del record di miglia percorse nelle 24 ore in solitaria, ben 579,86.
Gli Imoca stanno navigando nella zona nord della depressione, quella con le condizioni meteo marine migliori: mare non troppo formato e vento intorno ai 20-25 nodi, una situazione ideale per gli Imoca 60 foil di ultima generazione.
In testa alla regata al momento c’è Charlie Dalin con Macif, che sta provando la fuga verso Capo di Buona Speranza distante ancora circa 1500 miglia.
Giancarlo Pedote ha iniziato una lenta rimonta, lo skipper italiano è stato vittima di una discesa verso sud poco fortunata, è rimasto intrappolato a lungo nella zona delle calme equatoriali, a causa di un posizionamento un po’ troppo a est.
Prysmian è scivolato nelle retrovie perdendo il gruppo di testa, ma nelle ultime 48 ore lo skipper toscano sta cercando di tornare a macinare miglia in modo efficace, pur in condizioni di vento meno favorevoli rispetto ai fuggitivi.
Adesso Pedote si trova in 26ma posizione, a 1000 miglia dai leader, e di fatto sta scivolando in un sistema meteo differente rispetto ai battistrada.
Come ha dichiarato lui stesso in uno degli ultimi messaggi, il suo obiettivo in questo momento è quello di cercare di fare bene nel gruppo di barche in cui è finito, cercando di guadagnare gradualmente posizioni, e sperando di avere delle occasioni per riavvicinare il gruppo di testa più avanti, se si dovesse presentare una zona con meno vento che rallenta i fuggitivi.
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