L’equatore con le sue calme è sempre più vicino per i concorrenti del Vendée Globe che da questa mattina hanno iniziato a sentire i primi effetti della zona di inter convergenza tropicale, ovvero il punto dove gli alisei dell’emisfero sud e quelli del nord si incontrano.
Qui, all’incirca poco sopra l’equatore, si crea una zona dove il vento è perturbato, a volte assente, con frequenti temporali.
In questo momento la zona delle calme equatoriali sembra molto attiva, con tanti temporali in movimento, e i battistrada hanno rallentato per via del calo di vento.
Prima però c’è stato il tempo per stabilire un nuovo record delle 24 ore, Yoann Richomme ha fatto segnare 551,84 miglia con la sua Arkea Paprec, migliorando quello fatto segnare solo una settimana fa da Nicolas Lunven (546).
In testa alla regata però c’è la sorpresa Sam Goodchild, inglese, non uno dei favoriti, che corre su una barca del 2019 quindi non di ultimissima generazione. Finora la sua regata è stata all’attacco, giocandosela alla pari con i big francesi partiti per vincere il giro del mondo come Dalin e Richomme.
Grande prestazione anche da parte delle ragazze in gara, 3 in top 10: la migliore è Samantha Xavier quinta, Clarisse Cremer è settima, Justine Mettreaux decima.
Giancarlo Pedote era scivolato in fondo al gruppo nell’anticiclone che per lui è stato molto complicato, ma sembra finalmente avere agganciato l’Aliseo a sud di Capo Verde e ha adesso 350 miglia di ritardo dai primi in 28ma posizione e sta iniziando a rimontare la classifica.
L’ingresso nell’emisfero sud porterà con sè ancora alcuni giorni di Aliseo, prima del radicale cambio di condizioni meteo che si registrerà in avvicinamento a Capo di Buona Speranza.
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