giovedì 23 gennaio 2025
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Vendée Globe: Dalin da record, Pedote va all’attacco

Dalin, il leader del Vendée Globe, sta navigando vicino al riferimento del record della regata, nel frattempo l’italiano Pedote nelle ultime 48 ore ha un ottimo ritmo

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I battistrada della flotta del Vendée Globe, il giro del mondo in solitaria senza scalo ed assistenza, sono giunti a sud della Tasmania, che idealmente segna il definitivo ingresso nell’Oceano Pacifico.

Il che significa che Charlie Dalin, in testa, e i suoi inseguitori, hanno davanti gli ultimi 9-10 giorni, o poco più, di Oceano del Sud prima di Capo Horn. Tanto dovrebbero impiegarci per coprire le circa 4 mila miglia di Pacifico che li separa dal rientro in Atlantico, per la risalita finale verso il traguardo.

Al 32mo giorno di navigazione il leader Charlie Dalin ha messo nel mirino anche il record di Armel Le Cleac’h, che con 74 giorni detiene il miglior tempo sul percorso del Vendée Globe, primato fatto segnare durante l’edizione 2016-2017.

Ad oggi il ritardo di Dalin da quel record è ridotto a meno di 100 miglia e l’impressione è che, sperando nell’affidabilità e nella tenuta delle barche, quel record possa anche cadere. Certo, la rotta è ancora molto lunga, al traguardo mancano 12 mila miglia, ma di fatto i primissimi solitari sono quasi giunti a metà percorso.

Sulle tracce di Dalin c’è ancora Sebastien Simon, nonostante un foil del suo Imoca sia ormai fuori uso, e poco dietro un minaccioso Yoann Richomme che negli ultimi giorni ha tenuto medie elevatissime per cercare di rimontare sul primo della classe.

Sembra al momento riservata ai primi 3 skipper la lotta per il vertice, con gli altri che restano più staccati dietro.

Buona fase per Giancarlo Pedote, che negli ultimi giorni sembra essere riuscito a prendere un buon ritmo ed è tornato a recuperare miglia sulle barche che gli sono intorno, iniziando a puntare Jean Le Cam che adesso si trova poco più di 100 miglia davanti a lui.

Il gruppo di barche in cui naviga Pedote, in queste ore è impegnato a gestire condizioni molto dure, con una depressione che ha portato venti intensi da ovest e nord-ovest, anche ben superiori ai 40 nodi.

Prysmian e Pedote si sono posizionati abbastanza a nord del sistema meteo, per surfare la zona migliore della depressione, quella con mare meno incrociato e più regolare, e con un vento che non dovrebbe superare troppo spesso i 40 nodi.

Al contrario chi è più a sud, come Tanguy Le Turquais, in queste ore sta facendo i conti con raffiche oltre i 50 nodi e onde anche fino a 8-9 metri.

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