Capo di Buona Speranza è ormai all’orizzonte, per i solitari del Vendée Globe partiti per il giro del mondo lo scorso 10 novembre da Les Sables d’Olonne.
Il ritmo del gruppo di testa non accenna a rallentare: Charlie Dalin guida un plotone di 4 skipper, solo loro sono riusciti a tenere un ritmo vicino a medie da 25 nodi di velocità orari, cavalcando una depressione che è partita dal Brasile e sta accompagnando i primi fino alle porte del grande sud e dell’Oceano Indiano.
Dietro Dalin, a una manciata di miglia, scalpita Sebastien Simon, che ha fatto segnare il nuovo record delle 24 ore in solitaria, 615 miglia a oltre 25 nodi di media.
Il resto della flotta si è gradualmente sgranato alle spalle di questa depressione, rimanendo rallentato in una zona di poco vento. Sembra quindi che i primissimi tenderanno ad aumentare ancora il loro vantaggio nelle prossime ore, entrando nell’Indiano con un buon cuscinetto di miglia di vantaggio.
Chi è rimasto ancora più staccato è il gruppo dove è posizionato attualmente Giancarlo Pedote, che non è riuscito ad agganciare nemmeno parzialmente la depressione e ha accumulato rapidamente molto ritardo, addirittura 1600 miglia, in 25ma posizione.
Pedote è in contatto con diverse barche vicino a lui racchiuse in poche miglia, tra cui Jean Le Cam, una delle “vittime” illustri della fuga dei primi.
La situazione per Prysmian non è delle più semplici perché all’orizzonte non ci sono a breve possibilità di rimonta sui primi, Pedote proverà, come lui stesso ha dichiarato, a fare bene intanto in questo gruppo, cercando di scalare gradualmente la classifica come sta già facendo in queste ore.
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