La battaglia è intensa, si lotta per ogni miglio e anche il più piccolo intoppo può costare caro. Per Brunel e Turn the Tide on Plastic, si è trattato di pezzi di plastica nelle appendici, che hanno rallentato le due barche. Dalla cartografia elettronica però, il team guidato dalla unica skipper donna della regata, Dee Caffari, sembra aver recuperato un buon passo e fa registrare velocità simili a quelle degli avversari.
“Ci siamo rifatti sotto e siamo vicini agli altri, il che va bene. Ma ci sono ancora più di 5.000 miglia, un sacco di opportunità da cogliere, il passaggio dei Doldrum e isole e atolli da evitare.” Ha detto la britannica in un collegamento con il race control di Alicante.
Team Brunel, che evidentemente non voleva compromettere la velocità vista la posizione di leader, ha fatto una doppia virata per togliere un pezzo di plastica da uno dei timoni. “Stavamo andando molto bene e all’improvviso ci siamo quasi fermati.” Ha raccontato lo skipper Bouwe Bekking. “In un attimo abbiamo perso mezzo miglio e la causa era un grosso pezzo di plastica nel timone. Abbiamo dovuto fare due virate per liberarcene. Poi siamo riusciti a riprendere un po’ di vantaggio. La barca è veloce, abbiamo optato per la giusta combinazione di vele e credo che la nuova randa che stiamo usando aiuti molto.” Team Brunel è infatti riuscito a tenere un margine di circa tre miglia per tutta la mattinata e all’ultimo report ne aveva 4.9 su MAPFRE e Dongfeng, appaiati e faceva registrare la migliore velocità e VMG (Velocity Made Good) ossia la migliore velocità in rapporto alla destinazione con 14.7 nodi.
In quarta piazza, a meno di 6 miglia, si trova Sun Hung Kai Scallywag il cui skipper David Witt durante la trasmissione video quotidiana ha detto: “Siamo in buona posizione, siamo tutti vicini, a parte Brunel che ha preso un po’ di strada.” Lo skipper ha spiegato che il suo team ha deciso di tenersi più a nord per avere meno onda, usufruendo più a lungo del ridosso di Taiwan. “Speriamo di poter essere più veloci, navigando in acqua più piatta e evitare 35 nodi di vento.”
Nelle prossime ore la flotta dovrebbe iniziare a puntare a nord, quindi lontano dalla rotta diretta per la Nuova Zelanda, incontrando vento piuttosto intenso prima di affrontare una zona di transizione con aria leggerai. Per i sei team si prospettano ancora lunghe ore di bolina, con vento rafficato che già ora è superiore ai 30 nodi, e con onde oltre i 3 metri di altezza che, come ogni velista sa bene sono le condizioni meno agevoli in cui navigare.
“Si picchia parecchio, navighiamo di bolina. Siamo tutti vicini e il primo che riesce a poggiare un po’ è più veloce degli altri. Ma stiamo tutti spingendo al massimo.” Ha spiegato lo skipper di team AkzoNobel Simeon Tienpont, attualmente quinto.
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