Team Vestas 11th Hour Racing, dove nessuno è rimasto ferito nella collisione, ha emesso un segnale di Mayday per conto dell’altra barca, lanciando l’allarme presso il Centro di Coordinamento del Soccorso in Mare di Hong Kong (Hong Kong Marine Rescue Coordination Centre, HKMRCC) e ha iniziato un'azione di ricerca e soccorso.
L’HKMRCC ha informato il Race Control e una barca commerciale che si trovava in zona ha potuto recuperare nove componenti dell’equipaggio, mentre un decimo è stato trasportato in ospedale in elicottero, ma l’HKMRCC ne ha poi confermato il decesso.
A fine novembre 2014, durante l’edizione precedente della Volvo Ocean Race, team Vestas, protagonista dell’incagliamento contro un reef a largo delle isole Mauritius nell’oceano Indiano, perse la barca.
Il problema del Mar della Cina, dove si è verificato l’incidente, è che questo è pieno di imbarcazioni anche di notte che navigano senza alcuna luce o segnalazione.
Lo stesso Giovanni Soldini, partito qualche giorno fa da Hong Kong per tentare il record Hong Kong –Londra, aveva dichiarato che non avrebbe usato i foil perchè in quelle acque, piene di barche che navigano al buio di notte e di oggetti non identificati, sarebbe stato troppo pericoloso.
La tappa di Hong Kong è stata vinta sempre ieri dal team Scallywag guidato dallo skipper David Witt.
© Riproduzione riservata