Il team scandinavo, infatti, dopo essere finito in un buco di vento a venti miglia dal traguardo, si è portato immediatamente sotto costa, riuscendo ad agganciare una buona termica e conquistare la seconda tappa consecutiva. A nulla è servita l'ultima mossa degli uomini di Telefonica che hanno utilizzato lo Stealth Play (scomparsa dai radar per dodici ore) nel tentativo di mettere pressione ai diretti avversari e completare una rimonta che avrebbe avuto dell'incredibile (venerdì il distacco tra le barche era di circa cento miglia).
Al terzo posto si è piazzato Ericsson 3, fino a metà gara protagonista di un serrato duello al vertice con i cugini, ma in seguito vittima delle calme equatoriali che ne hanno frenato le ambizioni di vittoria. Ancora devono arrivare, invece, le altre barche. Tra loro la situazione è abbastanza intricata anche perchè alcune, come Green Dragon e Telefonica Black, si sono servite dell'opzione di invisibilità proprio nelle ultime ore.
La lotta per il quarto posto dovrebbe essere tuttavia tra loro due, con Puma e Delta Lloyd a inseguire in una posizione neanche tanto favorevole, ovvero più lontana dalla costa. Chiude infine il gruppo Team Russia. I ragazzi di Andreas Hanakamp negli scorsi giorni avevano provato una mossa a sorpresa spingendosi molto più a est degli altri per agganciare venti migliori alla volta di Kochi. Un appuntamento, però, mancato di qualche ora che adesso li costringe a navigare per ancora quattrocento miglia prima di arrivare in India.
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