Cambiamenti importanti che cambieranno profondamente la Volvo Ocean Race da farla apparire una regata nuova che prenderà qualche cosa dai tre maggiori eventi velici del momento, la VOR, la Coppa America e il Vendée Globe.
Della Volvo Ocean Race che abbiamo visto sino a ora si manterrà la filosofia di base della regata, un giro del mondo a tappe per professionisti, (le tappe, più in là potrebbero scomparire e si potrebbe avere un edizione della VOR non stop). Della Coppa America si prenderà il concetto delle regate con barche diverse, la Coppa usa i multiscafi 50 piedi per le finali e i 45 piedi per gli Act di avvicinamento alla Coppa , la prossima Volvo Ocean Race userà dei monoscafi per il giro del mondo e dei catamarani tra i 32 e i 50 piedi per delle regate tra le boe che contribuiranno comunque, con il loro punteggio, alla vittoria finale.
In ultimo, la Volvo Ocean Race prenderà dal Vendée Globe il maggiore architetto della regata francese, Guillaume Verdier, il quale disegnerà per Volvo un nuovo 60 piedi con foil, una barca che potrà essere facilmente convertita al regolamento IMOCA, ovvero, disegnerà sostanzialmente un IMOCA 60 la barca che contraddistingue il Vendée Globe.
Come se non bastasse, Mark Turner ha spiegato che probabilmente la Volvo Ocean Race passerà dall’essere un evento quadriennale a essere un evento biennale, il che farebbe della Volvo Ocean Race un evento a ciclo continuo, non appena finita una regata, si dovrà cominciare a parlare immediatamente dell’edizione successiva.
Sul numero di SVN on line tra qualche giorno, un lungo servizio su queste e le molte altre novità della Volvo Ocean Race con i commenti di Maurizio Anzillotti, il direttore di Solovelanet.
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