Bruni si prepara alla Monsoon Cup

Londra – A quasi un mese dalla Monsoon Cup, ultima tappa del World Match Racing Tour ed evento della vela professionistica che mette a disposizione il più alto montepremi per i team, Francesco Bruni, che sarà in gara nelle acque di Terengganu, in Malesia, ha espresso le proprie considerazioni sulla stagione che sta per concludersi. Annata in cui lo skipper italiano ha fatto il proprio esordio nel circuito come testa di serie e che ora lo vede al settimo posto dopo aver saltato l'ultimo appuntamento con la Argo Gold Cup.
Parteciperemo alla Monsoon Cup – ha raccontato Bruni – perchè è l'appuntamento più prestigioso del circuito e vogliamo vincerlo per mostrare a tutti il nostro valore”. Richard, Minoprio, Ainslie, Mirsky e Williams sono i nomi che si contenderanno la vittoria in campionato con il primo legittimo favorito per il vantaggio, dai quindici punti in su, che detiene sugli inseguitori. “Credo che Richard – ha detto Bruni – non si farà scappare quest'occasione e lo spero perchè tifo per lui. Non ha mai vinto, è arrivato una volta secondo e un'altra terzo, e questo sarebbe il giusto riconoscimento a una stagione 2010 molto positiva, soprattutto grazie a un grande inizio”.
Non sarà, tuttavia, soltanto nel World Match Racing Tour il futuro di Bruni- “Non so dire bene – ha dichiarato – i miei programmi. Il mio desiderio è di rimanere in questo circuito e anche se Azzurra ha deciso di non fare la Coppa America, io spero di potervi partecipare con un altro sindacato. Questo circuito, comunque, vivrà sempre di vita propria, perchè il suo formato funziona ed è convincente”. L'ultima considerazione è per le novità che potrebbero essere introdotte nel circuito dalle prossime stagioni. “Aumentare il montepremi – ha concluso Bruni – è una decisione vincente che renderà la manifestazione più coinvolgente e interessante. E anche meno onerosa per noi team. Per quanto riguarda la possibilità di disuptare più tappe, bisogna dire che ci sono state località che hanno investito tanto e altre meno. Giusto confermare chi si è mosso meglio, mentre chi ha fatto meno sforzi è giusto che passi la mano”.

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