Quali sono i punti d’usura di drizze e scotte e qual è il metodo migliore per smontare e pulire un winch, due operazioni che possono tornare utili durante i mesi freddi quando arriva il momento di prendersi cura della barca.
I mesi autunnali e invernali sono quelli tipicamente dedicati alla manutenzione di bordo: carena, sartiame, coperta, impianti, i periodi freddi lontano dalle crociere sono ideali per dedicarsi ai lavoretti in barca in vista della prossima stagione.
I winch e le drizze sono gli accessori la cui manutenzione viene spesso sottovalutata, soprattutto sulle barche da crociera non avvezze a fare regate.
In realtà anche sui cruiser è molto importante tenere in ordine l’attrezzatura che contribuisce alle manovre veliche, soprattutto per un fattore di sicurezza. Se durante una navigazione in crociera, a vela, veniamo sorpresi dal vento forte, avere winch e drizze in buono stato ci consentirà di affrontarlo più serenamente e senza rischiare fastidiosi imprevisti.
La manutenzione di questi componenti possiamo provarla a realizzarla anche da soli, almeno quella ordinaria. Andiamo a vedere quindi a cosa prestare attenzione quando monitoriamo lo stato di salute delle nostre cime e dei nostri winch.
Il controllo delle drizze e delle scotte
Il controllo delle cime va effettuato su tutte le manovre correnti di bordo, ovunque possa esserci un’usura del tessile di cui è composto il “cordame”. La prima cosa da fare sarà verificare i potenziali punti di sfregamento delle cime.
Per le drizze il punto di maggior criticità è la porzione di cima che, a vela issata, sfrega sul bozzello in testa d’albero, contro l’ingresso dell’albero e con la puleggia che si trova al suo interno. Soprattutto in testa d’albero la porzione di cima è poco lontana, non più di un paio di palmi, dall’impiombatura finale dove viene agganciato il moschettone per i
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