La notizia più importante riguarda gli Open 60: Michel Desjoyaeux, vincitore della passata edizione e grande favorito in quella attuale, è stato costretto al ritiro. Il velista francese ha urtato durante la navigazione una balena, rompendo la deriva di dritta. L'incidente è avvenuto a circa mille miglia dalla Gran Bretagna; Desjoyaeux ha invertito la rotta e sta rientrando nell'isola europea, dove dovrebbe approdare tra quattro giorni.
“Non ha più senso continuare la regata con una barca non competitiva - ha detto lo skipper - e quindi torno in Inghilterra. E' un vero peccato perchè era una gara davvero splendida. E' la prima volta che mi devo ritirare da una regata oceanica”. Tra i sessanta piedi è quindi sempre più incontrastato il dominio di Sebastian Josse su “Bt”. Ad insidiarlo sembra essere rimasto soltanto Vincent Riou su “Prb”, staccato di venticinque miglia.
Non sembra avere problemi nel mantenere la leadership tra i Class 40 neanche Giovanni Soldini, in vantaggio di quasi trenta miglia su “Mistral Loisirs” di Thierry Brochard e “Beluga Racer” di Boris Hermann; quest'ultimo, dopo essere salpato con la febbre, ha compiuto un'eccezionale rimonta dal decimo al terzo posto.
Le difficoltà per la flotta inizieranno adesso, in quanto è in arrivo una bolla di alta pressione che metterà a dura prova le abilità tattiche dei concorrenti. Chi per primo riuscirà ad uscirne, sarà in grado di prendere il comando della regata. “Già l'ultima notte - ha detto Giovanni Soldini - è stata molto impegnativa, con continui salti di vento superiori ai dieci gradi. L'importante sarà superare questo tratto velocemente; non importa con quale rotta, perchè tutti dovremo passarci”.
Stasera, alle 18, cominceranno intanto le 36 ore di black-out previste dal regolamento, durante le quali gli skipper non potranno vedere le posizioni dei loro avversari attraverso il satellitare. Per un fuoriclasse dell'oceano come Giovanni, questa potrebbe essere l'occasione per prendere il largo sul resto della flotta.
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