“Era il momento che attendevo da tempo – ha raccontato Abby via satellite – e lo ritengo il punto più difficile del mio viaggio. Per questo motivo sono molto contenta di essere qui”. Abby, partita dalla costa occidentale degli Stati Uniti, ora risalirà l'Atlantico alla ricerca di temperature più miti, grazie alle quali potrà risolvere un problema dell'autopilota, tuttavia ancora utilizzabile. “Poteva fare più freddo – ha continuato la ragazza – e il passaggio di Capo Horn poteva anche essere più difficile. E' normale che mi manchi l'affetto di amici e parenti, insieme a molte cose che ho lasciato a casa. Ma qui sto benissimo. E non c'è altra cosa che vorrei fare in questo momento”.
Intanto, sta per concludersi l'avventura di Jessica Watson. Dopo oltre cinque mesi di navigazione, la giovane velista sta navigando nell'Oceano Indiano e avvicinandosi velocemente alla costa occidentale dell'Australia. Dovrà approdare a Sydney. Un traguardo che, se raggiunto, le permetterà di diventare la più giovane velista ad aver completato la circumnavigazione del globo.
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