Alle 19,35 di ieri, Jean Le Cam e Bruno Garcia hanno comunicato agli organizzatori che la propria barca, President, aveva disalberato in seguito al frangersi di un'onda, mentre andavano a circa diciotto nodi di velocità. Nessun problema per i due velisti, che hanno avviato il motore e si stanno dirigendo verso Sant'Antao a Capo Verde, il punto d'approdo più vicino, distante 83 miglia al momento dell'incidente. Non se la passano tanto bene neanche Michel Desjoyeaux e Francois Gabart. Il loro Foncia, attualmente segnalato al secondo posto con settantacinque miglia di ritardo sul capolista Virbac-Paprec 3 di Jean Pierre Dick e Loick Peyron, ha rotto la crash box dopo aver urtato un oggetto in mare. Nessun problema per lo scafo, ma per i due francesi sarà necessario apportare a Recife le dovute riparazioni al componente che serve proprio per ammortizzare l'impatto delle sezioni prodiere con agenti esterni.
Continua invece a viaggiare a gran ritmo Virbac-Paprec 3, in grado di superare le quattrocento miglia giornaliere, così come Mapfre (finora lo scafo che ha toccato le velocità di punta maggiori) e Neutrogena. Oltre ad aver guadagnato acqua su Foncia, Dick e Peyron hanno allungato anche su Estrella Damm, terzo a duecentoventi miglia, e Mirabaud, quarto a duecenticinquanta miglia, al pari di Mapfre. Alex Thompson, infine, sarà ancora costretto a ritardare l'imbarco a bordo di Hugo Boss. Il velista britannico, che non era potuto partire da Barcellona a causa di un'operazione all'appendicite, ieri ha ricevuto la spiacevole notizia che il figlio Oscar soffre di una malfunzione cardiaca.
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