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domenica 15 settembre 2024
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Bavaria acquistata da un cantiere italiano?

Brinkmann, il curatore fallimentare della Bavaria, conferma, forse a comprare sarà un italiano

Tobias Brinkmann a sinistra con il padre anche egli specializzato in insolvenze
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Giebelstadt (Germania) – Forse Bavaria sarà salvata e a farlo sarà un cantiere italiano. Da più giorni sui quotidiani tedeschi circola la notizia che un cantiere italiano di barche di lusso sia interessato ad acquisire Bavaria e che sarebbe prossimo a fare un’offerta, e ora si aggiunge la conferma da parte di Tobias Brinkmann, il curatore fallimentare del cantiere tedesco.

Brinkmann ha confermato a un importante quotidiano tedesco che c’è l’interesse di un cantiere di barche di lusso italiano per il cantiere Bavaria e che probabilmente l’affare si potrà chiudere entro questa settimana, cosa che sarebbe molto importante perché permetterebbe al cantiere di affrontare i saloni autunnali, Cannes inizia l’11 settembre, come cantiere pienamente operativo.

Tuttavia Brinkmann sino ad ora non ha voluto fare nomi e il toto scommesse si è scatenato sul web.

Noi abbiamo parlato con gli unici due grandi cantieri italiani del settore vela che potrebbero avere le risorse finanziarie per acquistare Bavaria in un concordato preventivo, Cantiere del Pardo e Solaris, ma entrambi si sono dichiarati assolutamente non interessati a fare proposte per Bavaria.

Altri cantieri italiani nel settore vela che potrebbero avere sia risorse finanziarie sia competenze tali da poter pensare di poter gestire un colosso come Bavaria, non ce ne sono. Questo sposta l’attenzione sul settore motore dove, invece, ci sono diversi player abbastanza grandi da potersi candidare all’acquisto del cantiere, anche se la maggior parte di questi sono impegnati nel settore lusso e non hanno intenzioni di deviare dalla loro politica industriale.

Tra tutti però c’è il gruppo Azimut che, oltre a marchi di lusso, ha anche marchi di fascia media e, soprattutto, una storia che parte proprio da questo tipo di barche, ma al momento non c’è nulla che possa sostenere questa ipotesi.

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