Al Big Blu, gli appassionati hanno potuto vedere le ultime novità in fatto di subacquea, gommoni, scafi a motore, e accessori; scarsa, invece, la presenza della vela. La barca più grande è stata il Dod 30 Etè di Riccardo Capociuti, uno dei pochi ad aver intuito le grandi potenzialità del salone. Grande assente, il cantiere Comar che ha i suoi stabilimenti a soli pochi chilometri dal polo fieristico e rappresenta oggi il maggior cantiere italiano di vela e da solo avrebbe potuto rendere il salone particolarmente interessante anche per i velisti.
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