
Dopo l’annuncio a sorpresa di Napoli come prossima città ospitante dell’America’s Cup l’attenzione, che comunque resterà sulla città anche in vista dei lavori a terra nella zona di Bagnoli, inizia a spostarsi anche sui team.
La domanda più ovvia è: chi ci sarà nel 2027 a giocarsi la Coppa America?
Scontata la presenza di Luna Rossa, che in realtà non ha digerito benissimo, stando alle parole di Max Sirena in un’intervista a Repubblica, il fatto di non essere stata contattata da Team New Zealand e dalle istituzioni per la decisione su Napoli.
Non mancheranno all’appello i newyorkesi di American Magic, già a lavoro nel costruire una nuova base a Pensacola in Florida.
Poche ore dopo l’annuncio di Napoli è arrivata la conferma anche dai Francesi di Orient Express, che sarebbero quindi il terzo sfidante della Louis Vuitton Cup.
C’è poi Athena Racing, il neonato team inglese di Ben Ainslie, che starebbe però attraversando delle difficoltà economiche.
Su Alinghi c’è un alone di mistero. Qualche mese fa diversi media internazionali la davano ormai come in fase di smantellamento, gli stessi neozelandesi avevano commentato l’abbandono della prossima campagna.
In realtà le cose non starebbero proprio così.
Grant Dalton, il capo di Team New Zealand, con una frase sibillina a un quotidiano neozelandese avrebbe detto: “Che io sappia stanno andando avanti nel reclutamento”.
Un doppio gioco forse da parte del team elvetico, che starebbe facendo molte pressioni sui kiwi affinché allentino la regola sulla nazionalità, che obbliga di avere quasi il 100% del team velico appartenente alla nazionalità dello Yacht Club che lancia la sfida.
In questo scenario arriva l’annuncio di Napoli, che se da un lato non servirà a fare avvicinare nuovi sfidanti dato che il 2027 è molto vicino e difficilmente un nuovo team può partire da zero adesso data la complessità delle barche AC 75, potrebbe comunque fare tornare l’entusiasmo per esempio ad Alinghi, che sembra lo sfidante indeciso.
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